Rientrati i ragazzi dalla trasferta Riminese, proviamo a fare un rapido bilancio dell’esperienza. Torniamo a casa con un quarto posto (meritato), qualche acciacco, qualche calzino e qualche felpa in meno, ma con tanta voglia di rimettersi in gioco.
Forse, alla luce di quest’esperienza, alcune delle partite di campionato che abbiamo buttato via, avrebbero potuto avere ben altro risultato, perché i ragazzi si sono battuti con onore con squadre al di sopra della loro portata, squadre più equipaggiate sia tecnicamente che psicologicamente.
La prima partita col Loano Garassini non è stata uno spettacolo; errori da entrambe le parti, ma dopo il primo quarto le cose si sono subito messe bene per noi. E dire che i ragazzi non potevano contare neanche sul sostegno del pubblico, visto che sugli spalti eravamo solo in due contro un folto gruppo di genitori loanesi e non osavamo neanche parlare. Comunque la partita è finita 58 a 41 a nostro favore e con tanta adrenalina nei ragazzi per aver battuto la prima squadra “straniera”.
Seconda partita allo Stadio Flaminio, splendida struttura sportiva, dove incontriamo il Rimini Crabs. Entrano in campo gli avversari e capiamo subito che non sarà cosa facile e che avranno la meglio su di noi, anche perché il loro allenatore, un croato dalle urla terribili, deve avergli promesso la scuoiatura in caso di sconfitta (e non il Big Mac come Valerio, in caso di vittoria). Partita piuttosto nervosa, usciamo con una sonora sconfitta per 92 a 57. La partita comunque non è stata brutta ed i ragazzi si sono battuti meglio che nella precedente, ma bisogna riconoscere che il Rimini è ad un altro livello, tant’è che milita nel campionato Eccellenza.
Il mattino successivo, finalmente riposati dopo una nottata tranquilla e silenziosa, si parte alla volta di San Marino, dove ci attende niente meno che la Nazionale locale, il Titano basket, un under 15 elite come noi , ma che ha vinto tutte le partite di campionato. Entrano gli avversari che incutono subito timore: come al solito sono più grandi di noi. Fortunatamente i ragazzi non si lasciano intimorire e piazzano subito le solite bombe e, dopo un attimo di sconcerto, riusciamo a prendere in mano la situazione: ognuno fa bene il proprio dovere ed alla fine, increduli anche noi (al 2° quarto vincevamo solo 32 a 31), portiamo a casa la partita per 70 a 54. I genitori-supporter del San Marino ci guardano con odio e, come capita in tutte le partite del mondo, di ogni categoria e di ogni sport, incolpano gli arbitri della disfatta.
A questo punto siamo secondi del girone e non lottiamo più per la finale 7°/8° posto che temevamo; ma alle 17,30 ci attende, invece, la semifinale 1°/4° posto con la squadra più forte in assoluto e che poi si rivelerà la vincitrice del torneo: Kouros Napoli, under 15 Eccellenza prima del suo campionato che andrà alle finali nazionali. I suoi ragazzi giocano un “vero basket”, usando molto sia la testa che il fisico. Nel loro girone su tre partite hanno subito solo 90 punti segnandone quasi 250. Se usciamo vivi sarà una vittoria!
Suona la sirena, si parte, il gioco è duro sin dalle prime battute. Dopo due secondi il Kouros ha già segnato i primi due punti. I nostri sono attoniti, forse il gioco è troppo veloce per loro, lenti e pesanti. Segniamo 14 punti nei primo quarto ed appena 8 nel secondo, che si chiude 22 a 47. Il terzo quarto va ancora peggio: mettiamo a referto solamente 3 miseri punti e sembra arrivare Caporetto… Ma il riscatto arriva all’ultimo quarto, quando un quintetto di quasi soli nanetti, colti da un impeto di orgoglio, non riuscendo a penetrare, incomincia ad infilare una tripla dopo l’altra, il tutto condito da un gioco veloce e piacevole alla vista. Si segna da ogni parte, in tutte le posizioni, assistiamo ad un gioco visto raramente da parte dei nostri ragazzi. Anche noi sugli spalti siamo sbalorditi, figurarsi gli avversari che in un solo periodo di gioco subiscono ben 29 punti; infatti l’incontro termina 54 a 89: siamo paghi ed elettrizzati neanche avessimo vinto noi!
Durante la cena si inneggia ai tiratori e si brinda (ad aranciata, niente paura) alla finale 3°/4° posto dove ci ritroviamo nuovamente contro il Rimini, inaspettatamente battuto dal La Spezia di un solo punto.
Il mattino successivo ci aspettiamo una squadra demoralizzata per la sconfitta e dimezzata dallo sbranamento da parte dell’allenatore, ancora più inc……to (se possibile) di due giorni prima, ma non è così!
Metti la sveglia alle 6, metti che abbiamo dovuto elemosinare un passaggio per raggiungere San Marino, metti che i ragazzi erano, oltre che stanchi e più di uno infortunato, anche già appagati per il risultato raggiunto, insomma, abbiamo perso 45 a 79, non giocando tutto fino in fondo. Dobbiamo dire che forse il pensiero di qualcuno era distolto, oltre che dalle scarpe che si sono rotte durante la partita, anche dal miraggio del piadina party che ci attendeva dopo le premiazioni e che, quindi, tutto questo non ci ha permesso di esprimerci al meglio.
Comunque è andata bene e possiamo essere soddisfatti del risultato complessivo.
Cosa potevamo desiderare di più? I ragazzi sono stati bravi, si sono divertiti, hanno “fatto squadra” e soprattutto sono stati bene insieme. Naturalmente noi adulti li abbiamo presi in giro e ci siamo anche resi complici di qualche scherzo organizzato da qualcuno, ma è stata a detta di tutti senza dubbio una bellissima esperienza.
Grazie alla Società, soprattutto a Mario, Alberto e Valerio che hanno condiviso con noi questi giorni di basket riminese. alla prossima!
E.P.
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